lunedì 28 dicembre 2015

#3 Il numero perfetto: Iscrizione, Colloquio e Waffle

Sera bella gente!
Dopo l'ultimo post avevo deciso di aspettare qualche news dalla WEP prima di scrivere di nuovo, ma visto che oggi è il 28 dicembre volevo ricordare questo giorno speciale di tre mesi fa. Esattamente tre mesi fa (il 28 Settembre) ho mandato la mia iscrizione al programma scolastico negli Stati Uniti della WEP e dopo un mese esatto (28 ottobre) ho fatto il mio colloquio psicologico ed il test scritto (ELTIS). Ho deciso di raccontarvi come è andato quel lontano giorno di ormai due mesi fa.
Mi sono svegliata come tutte le mattine (6.00 a.m) perché nonostante mia mamma mi avesse detto che potevo evitare di andare a scuola e partire prima per prendere il treno io, molto intelligentemente, ho deciso di andare a scuola e fare le prime tre ore visto che avevo le mie materie preferite (tecnologie musicali ed italiano) ed il mio compagno preferito al banco vicino al mio alle prime due ore. Mia mamma è venuta a prendermi a scuola e ci siamo dirette alla stazione perché avevamo il treno alle 12.00; visto che però eravamo in anticipo ci siamo fermate nel sottopassaggio della stazione e mi sono messa a suonare un po' il pianoforte per cercare di eliminare l'ansia che mi assaliva da quando avevo ricevuto la data del colloquio. Dopo aver preso il treno siamo arrivate a Bologna in circa quaranta minuti e ci siamo avviate all'ufficio della WEP a piedi passando per viuzze con nomi molto particolari e per niente tranquillizzanti ( es. "via dell'inferno"). Siamo arrivate davanti all'ufficio verso le 13.30 e visto che avevo il colloquio solo mezz'ora dopo ci siamo messe a mangiare un panino. alle 13.50 (si avevamo paura di perderci per le scale) siamo entrate nell'ufficio dove ci accolte un ragazzo del quale non ricordo il nome che ci ha fatto sedere nella sala d'attesa mentre spettavamo la psicologa. Nel frattempo è arrivata un'altra ragazza, Rebecca, con la quale ho fatto amicizia (ciao Rebe, in caso tu stessi leggendo questo blog). La psicologa è arrivata con un'ora di ritardo ed ho dovuto aspettarla senza potermi avvantaggiare con l'eltis perché io ero la prima ad avere l'appuntamento per il colloquio psicologico. Dopo aver passato circa 20 minuti a raccontare tutta la mia vita ad un'estranea e rispondendo a domande stupide che volevano solo farmi notare che andando negli stati uniti sarei ingrassata, il tizio dicuinonricordoilnome mi ha fatto sedere di nuovo nella sala d'attesa mentre andava a controllare i miei documenti. Purtroppo però alla fine si era dimenticato di me e sono stata ad aspettare fino alle 16.15 prima che un'altra tizia molto carina si accorgesse di me e mi desse il test. Dopo un'ora e mezza di pallosissimo test scritto (trattasi di ELTIS: test di ascolto e comprensione inglese, fattibilissimo, ma per niente scontato e che va compilato con calma dopo un accurato ragionamento) sono finalmente uscita ed ho ritrovato mia mamma insieme a quella di Rebecca e tutte e tre abbiamo aspettato la sua uscita. Quando Rebecca è stata 'rilasciata' ci siamo salutate ed io e mia mamma ci siamo dirette verso la stazione, anche se per la strada ci siamo imbattute in una specie di fast food per dolci dove ho mangiato il miglior waffle della mia vita. Ovviamente appena arrivate al binario da cui doveva partire il nostro treno ci hanno detto che esso aveva 25 minuti di ritardo e quindi ci siamo messe "comode" (non c'era nemmeno una fottutissima panchina) e abbiamo aspettato pazientemente fino a che non siamo finalmente salite sul treno di ritorno.  Alla fine è stata una bella giornata che ricordo con gioia (ovviamente solo perché ho passato la selezione) e che ha dato inizio alla realizzazione del mio sogno.
Molto probabilmente il prossimo post lo scriverò quando mi avranno corretto il wepbook e assegnato l'associazione partner e vi spiegherò in dettaglio come avviene la compilazione della cosa più temuta da tutti gli 'weppini'.
Saluti dalla vostra SemprePositiva exchange student.

P.S. vi lascio qualche foto di quella giornata qui sotto.
io e mia mamma sul treno direzione Bologna

un monumento nella piazza principale di Bologna

"If ypu tell me, I will listen
If you show me, I will see,
But if you let me experience, I will learn."
Bellissima frase scritta sul muro della sala d'attesa WEP

L'enorme stazione di Bologna

palazzo nel quale è situato l'ufficio WEP di Bologna

io davanti alla torre degli asinelli (credo)

logo WEP

il meraviglioso waffle che mi ha permesso di concludere in bellezza da giornata

domenica 13 dicembre 2015

#2 Confidenze

Hi world!
So che è passato poco dall'ultimo mio post, ma volevo comunque scrivere qualcosa visto che finalmente, dopo le tre settimane peggiori della  mia vita, ho completato il wepbook. Volevo raccontarvi qualcosa in più riguardo la mia esperienza con la wep fino ad ora. Inizierò dicendo che non sono la classica ragazzina perfetta a cui va sempre tutto bene, con la media del nove, che fa un colloquio perfetto e passa il test scritto a pieni voto ecc... Ecco diciamo che sono esattamente il contrario: la sfiga è la mia migliore amica, a scuola devo fare i conti con delle insufficienze, al colloquio ho preso solo 7 e il test ho dovuto rifarlo due volte. Per questa possibilità però vorrei ringraziare la Wep perché mi ha dato una seconda chance per realizzare il mio sogno americano. Ho fatto due volte il test eltis (che non è una cavolata come tutti mi hanno sempre fatto credere perché nella parte di listening i madrelingua del disco parlavano abbastanza veloce e con accenti differenziati tra loro quindi non è stato semplicissimo capirli) perché la prima volta (il 28 ottobre) non lo avevo passato, ma la wep per mia fortuna dà la possibilità, a tutti quelli che passano il colloquio con la psicologa e quello in lingua, di rifare il test, e così sono passata e sono stata ammessa al programma. Ho voluto scrivere questo post per farvi capire che non bisogna avere 10 in inglese o essere perfetti per vivere questa esperienza, voglio dimostrarvi che chiunque può realizzare questo suo piccolo grande sogno. Quindi auguro buona fortuna a tutti quelli che quest'anno o nei prossimi anni affronterà un colloquio per riuscire a rendere reale il proprio sogno, buona fortuna a voi.

P.S. per qualsiasi domanda (anche stupida o banale) scrivetemi, se avete dei dubbi, delle preoccupazioni o qualsiasi cosa scrivetemi, perché sono a vostra disposizione. Vi auguro buone vacanze perché probabilmente, causa studio sfrenato, non riuscirò a scrivere niente prima di natale.
Saluti, Viola.

mercoledì 9 dicembre 2015

#1 un sogno si avvera: sarò un exchange student

Cari lettori, oggi volevo presentarmi sul serio e spiegarvi il cambiamento radicale che colpirà questo blog.
Mi chiamo Viola (e per la cronaca adoro il mio nome) ho 16 anni e frequento il liceo musicale della mia città (Firenze). Mi piace suonare i miei strumenti, ma la cosa che amo fare in assoluto è scrivere. Scrivo da quando ero piccola e ultimamente sta diventando una parte importantissima della mia vita. ho scritto molte poesie ed ho avuto alcune proposte di editing da alcune case editrici, nonostante questo però (che pensavo fosse il mio sogno) ho deciso di stoppare tutto. Ho tagliato i contatti con le case editrici ed ho preso una decisione importantissima che, in un modo magnifico (spero), cambierà la mia vita per sempre, mi aiuterà a crescere ed a diventare la donna che voglio essere, ho scelto di diventare un exchange student. Si avete capito bene, la ragazza passionale, timida e alquanto introversa che amava creare make up nella propria cameretta trascorrerà il prossimo anno scolastico negli Stati Uniti: il paese delle opportunità. Questa ragazza (chissà chi sarà...) ha avuto questa idea dopo essersi confrontata con un'altra ragazza, che non setterò mai di ringraziare (grazie mille Antonella). Grazie a lei mi sono appassionata alla possibilità di vivere uno scambio culturale, di immergermi in una cultura completamente diversa dalla mia, di imparare una nuova lingua, ma soprattutto mi sono convinta che questa esperienza mi aiuterà a conoscermi davvero. Mi sono documentata, ho stressato i miei genitori finché non ho guadagnato il loro consenso e adesso eccomi qui a scrivere questo post dopo essere stata accettata dalla WEP e aver quasi terminato il Wepbook (il peggior incubo degli weppini). Credo che questo post sia già abbastanza lungo e ringrazio davvero di cuore chiunque abbia avuto il coraggio di leggerlo tutto e magari continuerà a seguire il mio blog, perché nonostante quello che scrivo ora e che scriverò mentre sarò là servirà soprattutto a me per documentare la mia esperienza ed avere dei ricordi scritti quando tornerò, so che c'è la minima possibilità che qualcuno di voi miei cari lettori decida di vivere la mia stessa esperienza, per questo continuerò a scrivere dell'associazione, di come parlarne ai genitori per convincerli e di come affrontare le proprie paure e superarle per non farsi scappare un'opportunità del genere. Quindi grazie davvero a tutti, alla prossima.

P.S. non smettete mai di sognare perché è l'unica parte sincera della nostra mente che ci accompagnerà sempre. E mi raccomando: sognate, esponetevi, superati i vostri limiti, ma fatelo sempre e solo per voi stessi, perché gli altri apprezzeranno già il fatto che ci avete provato.
A presto, 
#LaVostraSognatricePiùSincera